AICMOTO: il commento sul mercato moto di Novembre

10/12/2025
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Il mercato delle due ruote chiude novembre con 15.630 immatricolazioni, pari a un -14,5% sul 2024. Un dato che, come segnala il Presidente AICMOTO Attilio Pogliani, “non è pienamente veritiero, perché gli ultimi mesi dello scorso anno sono stati profondamente alterati dalle forzature e dalle auto-immatricolazioni generate dal passaggio all’Euro 5+”.

Il rallentamento riguarda soprattutto le moto, in flessione del 23,62%, segmento che, osserva sempre Pogliani, “vive un momento difficile da tutto l’anno, con una situazione che nell’ultima parte dell’anno è storicamente più complessa. Oggi possiamo parlare di una vera fase recessiva per il segmento moto”.

Gli scooter, dopo un 2025 molto positivo, segnano un moderato -4,81%, ma secondo Pogliani “restano complessivamente in salute, grazie ai numeri importanti messi a segno durante l’anno. Novembre può essere un semplice rallentamento fisiologico, ma sarà importante capire come evolverà la domanda”.

Nei primi undici mesi dell’anno il mercato totale raggiunge 334.056 unità, pari al -2,82%, un dato che rimane stabile considerando che novembre pesa circa il 5% del totale annuo. Rispetto al 2023, ultimo anno senza distorsioni e cambi di classe EURO, il mercato è comunque a +1,8%, segnale di una domanda che, pur con andamenti divergenti tra segmenti, resta presente.

Guardando avanti, sarà fondamentale osservare come evolverà il 2026 e se il mercato mostrerà ancora gli strascichi della “tempesta perfetta” dell'Euro 5+, che ha condizionato in modo anomalo la fine del 2024 e buona parte dell’anno successivo. Per i concessionari si apre una fase decisiva: occorrerà capire come tornare a ritmi di vendita sostenuti in un contesto privo del sostegno artificiale delle autoimmatricolazioni, e quindi con livelli di stock più fisiologici.

Allo stesso tempo, sarà importante valutare l’impatto delle numerose proposte presentate all’ultima EICMA, sia da brand emergenti sia da marchi consolidati, per comprendere quali di queste innovazioni possano realmente trasformarsi in nuove opportunità commerciali e nuovi asset strategici per la rete.

Secondo Pogliani, “accanto ai dati di breve periodo, è fondamentale continuare a leggere il mercato in una prospettiva più ampia, valorizzando il ruolo dei concessionari e accompagnando una crescita equilibrata dell’intero settore”.